Il
primo giorno di questa novena vogliamo ricordare proprio il primo
giorno della creazione, la nascita del mondo. La prima creatura voluta
da Dio potremmo definirla molto natalizia: la luce, come fuoco che
illumina, è uno dei simboli più belli del Natale di Gesù.
Impegno personale: pregherò perché in tutto il mondo creato e amato da Dio possa giungere, la luce della fede in Gesù.
Cantate
al Signore, benedite il suo nome, annunziate di giorno in giorno la sua
salvezza. In mezzo ai popoli raccontate la sua gloria, a tutte le
nazioni dite i suoi prodigi. Gioiscano i cieli, esulti la terra, frema
il mare e quanto racchiude; esultino i campi e quanto contengono, si
rallegrino gli alberi della foresta davanti al Signore che viene, perché
viene a giudicare la terra. Giudicherà il mondo con giustizia e con
verità tutte le genti (Sal 95,1-3.15-13).
È
il salmo responsoriale del giorno di Natale. Il libro dei salmi nella
Bibbia costituisce la nascita della preghiera di un popolo. Gli autori
sono poeti "ispirati", cioè guidati dallo Spirito a trovare le parole
per rivolgersi a Dio in atteggiamento di supplica, di lode, di
ringraziamento: attraverso la recita del salmo, si innalza la preghiera
di un singolo o di un popolo che come vento, leggero o impetuoso a
seconda delle circostanze, raggiunge il cuore di Dio.
Impegno personale: sceglierò oggi un salmo per rivolgermi al Signore, scelto in base allo stato d'animo che sto vivendo.
3° giorno
Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà
dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di
sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito
di conoscenza e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del
Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni
per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà
decisioni eque per gli oppressi del paese (Is 11,1-4).
Come
i salmisti, così anche i profeti sono uomini ispirati da Dio, che
aiutano il popolo eletto a vivere la loro storia come grande vicenda di
amicizia col Signore. Attraverso di loro la Bibbia testimonia la nascita
dell'attesa della visita di Dio, come fuoco che consuma il peccato di
infedeltà o che scalda la speranza di liberazione.
Impegno personale: voglio individuare i segni del passaggio di Dio nella mia vita e ne farò un'occasione di preghiera lungo questa giornata.
4° giorno
In quel tempo l'angelo disse a Maria: "Lo Spirito Santo scenderà su di
te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che
nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche
Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e
questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è
impossibile a Dio". Allora Maria disse: "Eccomi, sono la serva del
Signore, avvenga di me quello che hai detto". E l'angelo partì da lei
(Lc 1,35-38).
Lo
Spirito Santo, quando incontra la risposta obbediente e disponibile
dell'uomo, diventa fonte di vita, come vento che soffiando sui campi
porta in giro vita per nuovi fiori. Maria, con il suo sì, ha consentito
la nascita del Salvatore e ha insegnato a noi ad accogliere la salvezza.
Impegno personale: se
ne ho la possibilità, parteciperò oggi alla S. Messa e riceverò
l'Eucaristia, facendo nascere Gesù dentro di me. Stasera nell'esame di
coscienza metterò di fronte al Signore l'obbedienza ai miei impegni di
fede.
5° giorno
In quel tempo Giovanni diceva alle folle: "Io vi battezzo con acqua; ma
viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di
sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in
Spirito Santo e fuoco... Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre
Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si
aprì e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di
colomba, e vi fu una voce dal cielo: "Tu sei il mio figlio prediletto,
in te mi sono compiaciuto" (Lc 3,16.21-22).
Ognuno
di noi è diventato figlio prediletto del Padre, quando ha ricevuto il
primo dono dello Spirito Santo nel Battesimo, come fuoco capace di
accendere nel cuore il desiderio di annunciare il Vangelo. Gesù, grazie
all'accoglienza dello Spirito e in obbedienza alla volontà del Padre, ha
indicato a noi la via per la nascita del Vangelo, cioè della buona
notizia del Regno, in mezzo agli uomini.
Impegno personale: mi
recherò in chiesa, al fonte battesimale, per fare memoria riconoscente
al Padre del dono di essere suo figlio e rinnoverò la volontà di essere
suo testimone in mezzo agli altri.
6° giorno
Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su
tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si
squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: "Padre, nelle tue
mani consegno il mio spirito". Detto questo spirò (Lc 23,44-46).
Il
mistero del Natale è legato misteriosamente al mistero della Passione
di Gesù: egli comincia a conoscere da subito la sofferenza, per il
rifiuto ad essere accolto che lo farà nascere in una povera stalla e per
l'invidia dei potenti che scatenerà la furia omicida di Erode. Ma
esiste anche un misterioso legame di vita tra i due momenti estremi
dell'esistenza di Gesù: il soffio di vita che fa nascere il Signore è lo
stesso soffio dello Spirito che Gesù sulla Croce riconsegna a Dio per
la nascita della Nuova Alleanza, come vento vitale che spazza via
l'inimicizia tra gli uomini e Dio sorta col peccato.
Impegno personale: risponderò
con un gesto di generosità al male che purtroppo è diffuso intorno a
noi o che addirittura nasce da me. Se poi sono io a subire
un'ingiustizia, perdonerò di cuore e stasera ricorderò al Signore la
persona che mi ha causato questo torto.
7° giorno
Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti
insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo,
come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si
trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si
posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito
Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro
il potere d'esprimersi (At 2,1-4).
Qui
ritroviamo le immagini ormai familiari del vento e del fuoco, che
dicono la realtà viva e diversificata dello Spirito. La nascita della
Chiesa, che avviene nel Cenacolo dove sono riuniti gli apostoli insieme
con Maria, dà inizio a una storia ininterrotta fino ad oggi, come fuoco
che arde senza consumarsi per trasmettere l'amore di Dio a tutte le
generazioni.
Impegno personale: ricorderò
oggi con gratitudine il giorno della mia Cresima, quando sono
diventato per mia scelta un discepolo responsabile nella vita della
Chiesa. Affiderò al Signore, nella mia preghiera, il mio vescovo, il mio
parroco e tutta la gerarchia ecclesiastica.
8° giorno
Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo
Spirito Santo disse: "Riservate per me Barnaba e Saulo per l'opera alla
quale li ho chiamati". Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero
loro le mani e li accomiatarono. Essi dunque, inviati dallo Spirito
Santo, discesero a Selèucia e di qui salparono verso Cipro. Giunti a
Salamina cominciarono ad annunziare la parola di Dio nelle sinagoghe dei
Giudei, avendo con loro anche Giovanni come aiutante (At 13,1-4).
Il
libro degli Atti degli Apostoli ci testimonia la nascita della
missione, come vento che soffia incessantemente da un estremo all'altro
del mondo portando ai quattro angoli della terra il Vangelo.
Impegno personale: pregherò
con molto affetto per il Papa, che ha la responsabilità della
diffusione del Vangelo in tutto il mondo, e per i missionari,
infaticabili viaggiatori dello Spirito.
9° giorno
Pietro stava ancora parlando, quando lo Spirito Santo scese sopra tutti
coloro che ascoltavano il discorso. E i fedeli venuti con Pietro si
meravigliavano che anche sopra i pagani si effondesse il dono dello
Spirito Santo; li sentivano infatti parlare lingue e glorificare Dio.
Allora Pietro disse: "Forse che si può proibire che siano battezzati con
l'acqua questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo al pari di noi?". E
ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Dopo tutto questo
lo pregarono di fermarsi alcuni giorni (At 10,44-48).
Come
oggi noi possiamo inserirci nella vita della Chiesa e nascere a tutte
le novità che il Signore ha preparato per noi? Attraverso i sacramenti,
che segnano ancor oggi ogni successiva nascita della fede. I sacramenti,
come fuoco che trasforma, ci introducono sempre di più nel mistero di
comunione con Dio.
Impegno personale: pregherò
per tutti coloro che nella mia comunità o anche nella mia famiglia
stanno per ricevere un dono dello Spirito attraverso un sacramento e
affiderò di cuore al Signore tutti i consacrati affinché seguano il
Cristo con fedeltà.
Preghiera conclusiva.
Invochiamo lo Spirito su tutto il mondo creato da Dio, su noi che
abbiamo in Maria il modello della collaborazione pronta alla sua opera
di salvezza, e sui sacerdoti che in questo tempo natalizio sono
impegnati a portare il Vangelo di Gesù di casa in casa. Spirito di Dio,
che agli inizi della creazione ti libravi sugli abissi del mondo, e
trasformavi in sorriso di bellezza il grande sbadiglio delle cose,
scendi ancora sulla terra, questo mondo che invecchia sfioralo con l'ala
della tua gloria. Spirito Santo, che hai invaso l'anima di Maria,
donaci il gusto di sentirci "estroversi". Rivolti, cioè, verso il mondo.
Mettici le ali ai piedi perché, come Maria, raggiungiamo in fretta la
città, la città terrena che tu ami appassionatamente. Spirito del
Signore, dono del Risorto agli apostoli del Cenacolo, gonfia di passione
la vita dei tuoi preti. Rendili innamorati della terra, capaci di
misericordia per tutte le sue debolezze. Confortali con la gratitudine
della gente e con l'olio della comunione fraterna. Ristora la loro
stanchezza, perché non trovino appoggio più dolce per il loro riposo se
non sulla spalla del Maestro.
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