O ammirabile Santa Rosalia,
che risoluta di ricopiare in voi stessa
l’immagine più possibilmente perfetta
del vostro unico bene, il Redentore Crocifisso,
vi applicaste a tutti i rigori
della più aspra penitenza
nella solitudine di una spelonca,
in cui faceste sempre vostra delizia
l’estenuare colle veglie ed i digiuni,
il macerar coi flagelli la vostra innocente carne,
impetrate a noi tutti la grazia di domar sempre
coll’esercizio dell’evangelica mortificazione
tutti i nostri ribelli appetiti,
e di far sempre pascolo del nostro spirito
la meditazione la più devota di quelle cristiane verità,
che solo ci possono procurare
il vero benessere in questa vita
e l’eterna beatitudine nell’altra.
Pater, Ave e Gloria
O Ammirabie Santa Rosalia, tu ti applicastia tutti i rigori della più aspra penitenza
nella solitudine di una spelonca,
per amore di Gesù, tuo sposo,
impetra a noi tutti la grazia
di saper abbracciare con fortezza le ribelli passioni
e perdonare sempre a quanti ci offendono.
Ottienici dal Signore Gesù di riempirci del suo Amore,
per essere pronti a soccorrere
quanti soffrono nel corpo e nello spirito
e raggiungere così il santo Paradiso. Amen.
Card Giovanni Rossi, Vicario di Milano (27 giugno 1917)
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