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O gloriosissimo Sant'Antonio, benignissimo mio
protettore e potentissimo mio avvocato, a voi fiducioso ricorro nelle
presenti mie necessità e spero di essere da voi esaudito. Voi sapete le
mie angustie, conoscete i miei bisogni, vedete le mie afflizioni, ma
vedete pure la fiducia che in voi ho riposto: si, da voi mi aspetto
aiuto, il soccorso, la consolazione. Deh! porgete a me la vostra mano
potente, e guidatemi al porto bramato in mezzo alla tempesta, dalla
quale sono in ogni parte sbattuto. Non voglio mettere misura ai vostri
soccorsi ma lascio interamente a voi il modo d'aiutarmi, che voi ben
sapete quello che è più utile e vantaggioso. Mi esaudirete, o Antonio
santo? Ne sono indegno, lo confesso, perché ho meritato purtroppo con i
miei peccati ogni più gran male; e le presenti mie angustie ed
afflizioni sono troppo lievi castighi alle mie tante colpe. Ma ora ne
sono pentito e dolente, e voi non abbiate riguardo alla mia indegnità
bensì alla fiducia che in voi ho riposto. Sentite, o amabile Santo,
prima di negarmi la grazia che vi domando, consultate il cuore vostro
generoso e magnanimo, se esso vi dice di non esaudirmi, fatelo pure che
io ne sono contento. Ma no, o Santo misericordioso, no, non sia mai vero
che in mezzo a tanti, i quali in voi ritrovano aiuto, soccorso e
consolazione, io solo non abbia ad essere da voi esaudito. Un raggio di
speranza già rifulge alla mia mente, e una voce sento al cuore la quale
mi dice che voi non volete disprezzare la mia umile supplica e la mia
povera offerta. Deh! si, o gran Santo, accettatela ed esauditela. Amen.
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