O glorioso
Patriarca San Giuseppe, umile e giusto artigiano di Nazareth, che hai dato a
tutti i cristiani, ma specialmente a noi, l'esempio di una vita perfetta nel
lavoro assiduo e nell'ammirabile unione con Maria e con Gesù, assistici nella
nostra fatica quotidiana, affinché anche noi, artigiani cattolici, possiamo
incontrare in essa il mezzo efficace di glorificare il Signore, di santificarci
e di essere utili alla società in cui viviamo, ideale supremo di tutte le
nostre azioni.
Ottienici dal
Signore, o nostro protettore amatissimo, l'umiltà e la semplicità di
cuore; l'amore al lavoro e a coloro che sono in esso nostri compagni; la
conformità ai disegni divini nei travagli inevitabili di questa vita e la gioia
per sopportarli; la coscienza delle nostre responsabilità; lo spirito di
disciplina e di preghiera; la docilità e il rispetto verso i superiori; la
fraternità verso i nostri pari; la carità ed l'indulgenza con i dipendenti.
Accompagnaci nei momenti prosperi, quando tutto ci invita a gustare onestamente
i frutti delle nostre fatiche; ma sostienici nelle ore tristi, quando sembra che
il cielo si chiuda sopra di noi e che perfino gli strumenti del lavoro si
ribellino nelle nostre mani.
Fa' che, a tua
imitazione, teniamo fissi gli occhi nella nostra Madre Maria, tua sposa
dolcissima, che in un cantuccio della tua modesta bottega filava silenziosa,
abbozzando sulle sue labbra il più soave sorriso, e che non allontaniamo mai lo
sguardo da Gesù, che si affannava con Te sul tuo banco di carpentiere, affinché
possiamo condurre sulla terra una vita pacifica e santa, preludio di quella
eternamente felice che speriamo in cielo per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
(3 anni di
indulgenza, Pio XII, 11 marzo 1958)
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